I polipi endometriali sono neoformazioni focali benigne della mucosa endometriale costituiti da un asse stromale rivestito da epitelio cilindrico contenente una variabile quantità di ghiandole e vasi sanguigni.
Possono essere singoli o multipli, sessili o peduncolati.
Ne sono affette circa il 20–30% delle donne, con particolare prevalenza nella quinta decade di vita.
Sono state ipotizzate numerose cause associate alla comparsa dei polipi endometriali; esse comprendono fattori genetici ed eredo-familiari, fattori infiammatori, fattori endocrini, fattori iatrogeni (estrogenoterapia non bilanciata, terapia con tamoxifene per carcinoma mammario).
I polipi endometriali possono essere del tutto asintomatici ed essere diagnosticati durante una indagine di routine (ecografia pelvica) o associarsi a sintomi quali sanguinamento uterino anomalo e/o infertilità.
L’isteroscopia permette un’immediata conferma diagnostica e fornisce informazioni necessarie per programmare il corretto approccio terapeutico.
Lo studio endoscopico del polipo endometriale include la valutazione dei seguenti parametri: numero, dimensione, localizzazione e rapporti, consistenza, caratteristiche della base di impianto e della mucosa di rivestimento, valutazione della vascolarizzazione superficiale, presenza di patologie concomitanti.
Il razionale della rimozione dei polipi endometriali per via isteroscopia è duplice: il primo motivo è la risoluzione della sintomatologia, il secondo è quello di poter escludere con assoluta certezza una eventuale trasformazione neoplastica.
L’esperienza dell’operatore, le dimensioni assolute e relative (> 2 cm) e la localizzazione (fundica e/o regione cornuale) del polipo rappresentano i principali fattori limitanti l’esecuzione di una procedura ambulatoriale senza anestesia. Dal momento che la procedura viene eseguita contestualmente all’esame diagnostico, è imperativo che l’intervento venga eseguito, nelle donne in età fertile, in fase proliferativa precoce (subito dopo il ciclo mestruale). La presenza di un endometrio ispessito limita, infatti, la possibilità di una asportazione completa della lesione in un unico tempo chirurgico.
La polipectomia isteroscopica rappresenta, come riportato in letteratura, una tecnica efficace nella risoluzione del sanguinamento uterino anomalo associato a polipo endometriale.
Nonostante la mancanza in letteratura di studi randomizzati, molti studi osservazionali hanno evidenziato un aumento del tasso di gravidanza dopo polipectomia.
La polipectomia può essere effettuata in regime ambulatoriale, senza anestesia, in circa l’80% dei casi. Va ovviamente sempre valutata la compliance della paziente durante la procedura che comunque può anche essere effettuata in sedazione.
La polipectomia può essere effettuata con diverse tecniche: polipectomia con strumenti miniaturizzati 4-5 mm con l’ausilio di strumenti 5 Fr (elettrodi bipolari, forbici, pinze), polipectomia con miniresettore bipolare 15 Fr (5 mm), polipectomia con morcellatore endouterino.
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